mercoledì 01 giugno 2016
«Crocetti dà vita in quest’opera a una delle infinite varianti del suo repertorio di Elegantie, tese a glorificaregli ornati del bel comporre con purezza classicista e vibrato estetizzante: modelle flessuose dai bellissimi contorcimenti, fanciulle accartocciate in pose plastiche o in atto di pettinarsi con cura devota, figure del silenzio e dell’attesa, sagome pacificate che sembrano conservare la morbidezza tattile di Lotto, Correggio, Michelangelo.
Le sue fattezze del nudo – come d’abitudine per Crocetti – si ancorano saldamente al lessico d’epoca. Ma al posto di un volto di accademia o di una posa trasognante, un andamento modernissimo. Inclinata e gentile: quasi una bellezza glamour ricavabile dall’antro degli antichi e sciolta in stato d’animo contemporaneo.
Pare una ninfa moderna rincorsa da Pan in uno dei suoi mille appostamenti, protetta e cerchiata nel suo silenzio, temperata e gaudente.
Così, se è vero che per Crocetti l’arte aveva il compito di proteggere i gesti eleganti dalla dissoluzione, Venere ci viene incontro infinite volte tanti quanti le movenze del presente, costantemente rigenerato.
Paola Goretti»
L’inaugurazione dell’opera “La ragazza che si asciuga i capelli” di Venanzo Crocetti è uno degli eventi della giornata di festa “Tra l’acqua e il cielo”, in programma il 4 giugno 2016 al Vittoriale.