(“Quando la luna e il giardino ti invitano a cena” di Antonio Saliola)
di Gian Marco Walch
“UN PITTORE dannunziano. Per nulla affatto nel senso di retorico – anche il Vate si lasciò travolgere dai marosi della retorica, magari addobbandola di qualche lustrino, come duramente lo avrebbe sferzato Pratolini… -, neppure nostalgicamente novecentesco. (…)”