Biblioteca privata di Gabriele d’Annunzio


I circa 33.000 volumi, di cui circa un quarto antichi, furono collocati ad arte nelle stanze della Prioria, seguendo una partizione per materia concertata da d’Annunzio con il suo bibliotecario Antonio Bruers che tiene conto della seguente articolazione tematica: la letteratura e la storia latine e greche; Dante; la letteratura italiana; i dialetti italiani; la storia italiana dal medioevo; gli autori stranieri in italiano; le letterature e le storie francesi, inglesi, tedesche, iberiche; la grande guerra; le scienze morali, storiche, giuridiche, fisiche, matematiche, naturali, religiose, filosofiche; una serie dedicata all’oriente; alle arti belle; al teatro; alla musica etc.

La biblioteca documenta i metodi, le fonti e i materiali di studio, di preparazione e di ispirazione di d’Annunzio scrittore, poeta, drammaturgo, oratore, attraverso le sue evidenti tracce di lettura sulle opere: gli angoli ripiegati delle pagine dei libri, i frequenti tratti a matita tracciati lungo le carte, i segnalibri, i cartigli e i fiori essiccati posti – e tuttora presenti – fra i passi meditati.

Fanno parte della biblioteca, accresciuta da d’Annunzio fino agli ultimi anni della sua vita, un nucleo di spartiti musicali, alcuni incunaboli, circa 300 cinquecentine acquistate presso antiquari italiani e francesi.

Il patrimonio della biblioteca privata di d’Annunzio è consultabile solo in sede, non essendo ammesso il prestito. Circa la metà dei volumi della Biblioteca Privata di Gabriele d’Annunzio è stata inserita nel Sistema Bibliotecario Nazionale. In questo sito è possibile consultare il catalogo ancora parziale mentre al Vittoriale è disponibile il catalogo cartaceo completo su schede Staderini.

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