La storia di Fiume rimanda frequentemente ai francobolli.
Quelli ungheresi sovrastampati nel dicembre 1918 annunciavano al mondo che Fiume non era più una città dell’Impero Austro Ungarico, ma che nasceva una nuova entità politica. Essi, considerata la situazione dei mezzi di informazione dell’epoca, rappresentavano dei veri manifesti politici e propagandistici. Lo stesso vale per la seconda emissione, definitiva, c.d. “allegorie e vedute”, ricca di riferimenti all’unione di Fiume all’Italia.
Sulla spinta irredentistica, queste emissioni ebbero un eccezionale successo ed una forte richiesta collezionistica. Certamente contribuì il fatto che fossero disegnati da noti artisti dell’epoca, quali Riccardo Pitteri, Leopoldo Metlicovitz, Guido Marussig ed Adolfo De Carolis.
Durante l’impresa di Fiume, comandata da Gabriele d’Annunzio, la produzione e la vendita di francobolli rappresentò, nella città assediata ed impoverita, l’unica attività florida e servì spesso a pagare gli stipendi agli impiegati dello Stato. Successivamente i francobolli servirono a scandire tutte le fasi cruciali della storia fiumana: il Governo Provvisorio, la Costituente del 1921 e l’elezione di Riccardo Zanella, il colpo di Stato e la Costituente di minoranza del 1922, il Governatorato del gen. Giardino, sino all’unione all’Italia nel 1924. Per l’insieme delle citate ragioni, si può ben dire che i francobolli fanno parte integrante della storia di Fiume.
Sino alla fine della Grande Guerra, Fiume era un importante porto ed una città industriale dell’impero Austroungarico. In essa la maggioranza della popolazione per origini, cultura e lingua era italiana.
In base al Patto di Londra del 26 aprile 1915, tuttavia, non rientrava tra le rivendicazioni del Governo italiano, che aspirava ad annettere Trieste, principale porto dell’Adriatico ed accettava l’idea che la città dovesse diventare il porto dell’Austria – Ungheria. Senonché il crollo dell’impero e l’affermarsi dei nazionalismi fece sì che la città fosse contesa tra filo italiani e filo croati.
Il 12 settembre 1920, nell’occasione dell’anniversario dell’impresa di Fiume, vennero disposte alcune importanti emissioni, la prima delle quali disegnata dal pittore Guido Marussig e stampata presso lo stabilimento Bertieri e Vanzetti di Milano. Vennero abbinati un francobollo per Giornali, cosiddetto, “Nave” e due per espressi, cosiddetti “Cavalieri”, stampati a Trieste dalla Zanardini & Co.
Adolfo De Carolis, illustratore delle principali opere di d’Annunzio, venne incaricato di disegnare quattro soggetti allegorici ideati dallo stesso Comandante. Erano: il gladio romano che taglia un nodo, ad indicare che quando una situazione è troppo complessa, l’unica soluzione è la forza; la fonte che “indeficienter”, ossia senza mai fermarsi versa acqua e nel tempo può incidere la pietra più dura; la città martire, rappresentata da una giovale con corona di spine ed infine, i coltelli dei Legionari. Erano concepiti come “francobolli ricordo” e data la grave situazione di cassa dello Stato, dovevano essere venduti a 50 lire a serie. Tuttavia, essendo privi di valore postale con elevato prezzo di vendita, l’iniziativa fu un flop. Si decise di riciclare le rimanenza come marche da bollo e venne incaricato lo stampatore, la ditta Danesi di Roma di modificare il tassello superiore da “Fiume d’Italia” in “Poste di Fiume”, in modo da attribuire all’emissione un valore postale”. I francobolli “Posta Fiume” erano destinati alla posta militare dei Legionari. Era chiaro che la posta militare, nella città assediata, era una mera finzione giuridica. Vennero venduti anch’essi in quantità limitata a 50 lire a serie, ma ebbero un uso postale limitatissimo.
Terminata l’impresa di Fiume, si forma un Governo provvisorio, con Presidente l’anziano dottor Grossich, con il compito di organizzare l’elezione della Costituente Fiumana, ossia dell’organo legislativo dello Stato indipendente di Fiume. Le elezioni sono previste per il 24 aprile 1921. Essendo disponibili ancora le giacenze dell’emissione con effige di Gabriele d’Annunzio, il libero Stato di Fiume da disposizione di sovrastamparle in modo da adeguare i francobolli alle nuove entità politica.
Il trattato di Rapallo favorisce il contatto diretto tra le autorità italiane e croate. Il 27 gennaio 1924 viene sottoscritto il Patto di Roma con cui viene sancita la rinuncia italiana ai territori dalmati, con la sola eccezione di Zara e stabilita la data da cui decorrerà l’unione di Fiume all’Italia. Porto Sauro (ex Porto Barros) è attributo ai croati. Il programma per la celebrazione dell’annessione prevede l’emissione di una serie della validità di un solo giorno, da vendersi a prezzo maggiorato, per il 27 gennaio ed una seconda serie da emettere subito dopo per l’uso sino alla definitiva cessazione dei francobolli fiumani e la loro sostituzione con quelli italiani. Tuttavia, a causa del ritardo nella sottoscrizione dei patti da parte croata, il programma viene stravolto. Il 22 febbraio viene emessa la serie S. Vito sovrastampata Regno d’Italia.
Gabriele d’Annunzio nella sua attività giornalistica si occuperà più volte di disegnatori e caricaturisti. Nelle redazioni di “Capitan Fracassa” e della “Cronaca Bizantina” ha imparato ad apprezzarne l’estro e la sagacità. Quando diviene così popolare da non poter sfuggire alle loro matite, ne accetta con simpatia le frecciate. Due sole volte si adirerà, con l’amico Edoardo Scarfoglio per avergli parodiato in Risaotta al Pimodauro l’Isaotta Guttadauro e con Edoardo Scarpetta per la satira della Figlia di Iorio. Con Scarfoglio sarà il duello: il ferro nel braccio di d’Annunzio riconcilierà gli amici; con Scarpetta una clamorosa causa riempirà le cronache mondane dell’epoca, coinvolgendo personaggi famosi. L’iconografia satirica di d’Annunzio apparsa sulla stampa è stata raccolta da Enrico Gianeri nel volume edito nel 1941 “D’Annunzio nella caricatura mondiale”. Di quella invece veicolata nelle cartoline illustrate manca ogni mezzo di riferimento; anche le notizie reperibili nei cataloghi specializzati delle cartoline da collezione sono del tutto insufficienti.