Quaderni del Vittoriale. Nuova serie, n. 13


Quaderni del Vittoriale. Nuova serie, n. 13

 

Abstract

 

“Quaderni del Vittoriale”. Nuova serie, n. 13

 

 

 

Studi e ricerche – Studies and researches

 

Gabriele d’Annunzio e la politica. Ovvero il viaggio iniziatico alla scoperta della modernità / Gabriele d’Annunzio and politics: otherwise, the initiatory journey towards the discovery of the modernity

Francesco Perfetti

 

Alla scoperta della politica Gabriele d’Annunzio giunse al termine di un ideale viaggio, un viaggio che lo ha portato a sostenere che “la politica nascesse come una costola della letteratura, che fosse, volesse e dovesse essere letteratura in azione” e in effetti così fu. Basti pensare ai primi romanzi, in particolare a Le Vergini delle Rocce, e alla conseguente evoluzione del concetto di politica che è in seguito approdato nell’ormai mitica impresa di Fiume e nella redazione, insieme ad Alceste De Ambris, di una delle più moderne costituzioni: La Carta del Carnaro.

 

Gabriele d’Annunzio discovered his interest in politics at the end of an ideal journey, which brought him to believe that “politics was born as a literature’s rib that was, wanted and had to be literature in action” and, indeed, so it was. To notice that, it’s enough to mention his first novels, specially Le Vergini delle Rocce (The Vergins of the Rocks) and to focus on the resulting evolution of his politics’s conception. All this will lead him to the mythical enterprise of Fiume, and then to the writing, together with Alceste De Ambris, of one of the most modern constitution: The Carther of Carnaro.

 

Maurice Barrès, Gabriele d’Annunzio, Ernst Jünger et la question de l’esthétique / Maurice Barrès, Gabriele d’Annunzio, Ernst Jünger and aesthetics’s issue

Didier Musiedlak

 

Il saggio analizza l’idea di nazione che accomuna Maurice Barrès, Gabriele d’Annunzio e Ernst Jünger. In modo particolare Gabriele d’Annunzio può essere considerato un sostenitore della causa nazionalista – si pensi all’impresa di Fiume – e soprattutto colui che per primo ha creato una nuova estetica consacrata al Nazionalismo.

 

The essay analyses the idea of Nation that Maurice Barrès, Gabriele d’Annunzio and Ernst Jünger shared. Specifically, Gabriele d’Annunzio can be considered a supporter of the nationalist’s belief – just think of Fiume’s feat – and mainly he was who first created a new aesthetic theory devoted to the nationalism.

 

«Ce dur petit soldat…» (Juillet 1914-Mai 1915) / «Ce dur petit soldat…» (July 1914 – May 1915)

 Maurizio Serra

 

Il contributo di Maurizio Serra è tratto dal volume D’Annunzio le maquifique (Paris, Grasset, 2018) ed analizza il ruolo svolto da Gabriele d’Annunzio durante la Grande Guerra, con particolari riferimenti allo scenario europeo ed extraeuropeo.

 

Maurizio Serra’s article is part of the volume D’Annunzio le maquifique (Paris, Grasset, 2018). He examines the role played by Gabriele d’Annunzio during the First World War, with specific references to the European and non-European scenario.

 

Magnifiche presenze: Gabriele d’Annunzio e Giovanni Pascoli / Magnifiche presenze: Gabriele d’Annunzio and Giovanni Pascoli

Daniela Marcheschi

 

D’Annunzio e Pascoli a confronto: affinità, diversità, influenze sulla poesia del Novecento, da Ungaretti a Montale, da Quasimodo a Pasolini. Il poeta di Alcyone e il poeta di Barga vengono definiti dall’autrice «Magnifiche presenze», riprendendo la celebre citazione di Gaston Bachelard, proprio per l’influenza che hanno esercitato sulle generazioni successive di poeti.

 

A comparison between d’Annunzio and Pascoli: affinities, differences, influences towards the XX Century’s poetry among Ungaretti and Montale, Quasimodo and Pasolini. The Alcyone’s poet and the Barga’s one are defined «Magnifiche presenze» by Daniela Marcheschi. This way, the essay’s author clearly alludes to the renowned Gaston Bachelard’s quotation, for the purpose of underlining the influence that the two figures have exerted on the next generations of poets.

 

“Io per te. Tu per me”. Il carteggio Gabriele d’Annunzio e Giuseppina Giorgi Mancini / “Io per te. Tu per me”. The correspondence of Gabriele d’Annunzio e Giuseppina Giorgi Mancini

Francesca Martinelli

 

Più di mille lettere si scambiarono Gabriele d’Annunzio e la contessa Giuseppina Giorgi Mancini, lettere d’amore, lettere passionali, lettere che ben rappresentano la prosa d’arte. In questo contributo la curatrice del volume ne ha selezionate alcune particolarmente significative proprio a riguardo della cosiddetta “prosa d’arte” che d’Annunzio qui esprime con grande abilità.

 

The correspondence that went on between Gabriele d’Annunzio and the Countess Giuseppina Giorgi Mancini amounts to more than a thousand letters. They have written to each other passionate love letters: letters which fully represent the art prose. In this essay, the volume’s curator has chosen some very significant letters that strictly regard the so called “prosa d’arte”, which d’Annunzio exhibits there with an exceptional ability.

 

Nella “Fabbrica” del Vittoriale – In the Vittoriale’s “Factory”

Le ampolle della Prioria / The Proria’s ampules

Paola Goretti

 

L’inserto fotografico è dedicato a tutti quegli oggetti della Prioria che rimandano all’arte del profumo: alambicchi, ampolle, vasi in vetro, bruciaprofumi. “Una vera e propria cattedrale olfattiva disseminata negli ambienti del Sacro Eremo, nascosta in ogni anfratto e degna di un inventario Gonzaga”.

 

The photographic insert is dedicated to every item conserved inside the Proria which recalls the perfume’s art: stills, ampules, glass vases, incense burner. As the author writes, with her poetical attitude: “it’s a kind of huge cathedral of smells all around the rooms of the holy hermitage, hidden in every nook and cranny and worthy of a Gonzaga’s inventory”.

 

 

Inediti e rari – Unpublished and rares

 

«Mia cara cara mamma». Lettere inedite di Gabriele d’Annunzio a Luisa De Benedictis / «Mia cara cara mamma». Unpublished letters to Luisa De Benedictis by Gabriele d’Annunzio

Franco Mancuso

 

Il collezionista Franco Mancuso ha deciso di pubblicare le lettere inedite di Gabriele d’Annunzio alla madre, Luisa De Benedictis. Si tratta di un corpus di circa una quarantina di documenti che coprono l’arco di tempo dal 1886 al 1916. Il carteggio risulta di grande interesse in quanto arricchisce la biografia del Poeta e narra il rapporto con la madre che ha da sempre avuto un ruolo fondamentale nella sua produzione letteraria.

 

The collector Franco Mancuso has decided to publish some unknown letters written by Gabriele d’Annunzio to his mother, Luisa De Benedictis. It’s a corpus composed of forty documents and it covers a specific time frame: from 1886 to 1916. The correspondence turns out to be very interesting, since it enriches our knowledge of the Poet’s biography and tells us about his relationship with the mother, who always played a central role in his literary work.

 

«…nello studio d’un poeta» Lettere inedite tra Mario Bernardi e Annamaria Franzoni / «…nello studio d’un poeta» An unknown correspondence between Mario Bernardi and Annamaria Franzoni

Chiara Arnaudi

Gli Archivi del Vittoriale hanno ricevuto in dono dalla signora Annamaria Franzoni il carteggio inedito (dal 1952 al 1956) intercorso tra lei e il futuro marito, Mario Bernardi, che in quegli anni si occupava del riordino della biblioteca privata di Gabriele d’Annunzio e delle carte dell’archivio, nonché dell’organizzazione della prima edizione del Festival estivo del teatro del Vittoriale. Qui si è scelto di pubblicare alcune lettere che testimoniano l’impegno costante svolto da Mario Bernardi al Vittoriale.

 

Annamaria Franzoni donated to the Vittoriale’s Archives the unpublished correspondence (1952-1956) with her future husband, Mario Bernardi. He, at that time, was dealing with the reorganization of Gabriele d’Annunzio’s private library and the archive documents. He has also organized the first edition of the Summer Festival of the Vittoriale’s Theatre. It has been chosen to publish some letters proving the constant diligence and dedication shown by Mario Bernardi at the Vittoriale.