Il rigore monastico e notturno della Prioria si stempera nell’aurea più intima e solare dei giardini privati, dove d’Annunzio passava il suo tempo libero con ospiti particolari e amici fedelissimi. Gli accessi ai giardini privati sono molteplici, ma uno in particolare anticipa la presenza di un roseto. Si tratta due semi colonne cinquecentesche, sormontate da un architrave in pietra con volute déco con il motto “Rosam cape/Spinam cave“, ossia “Cogli la rosa, attento alla spina“.
Un tempo, oltre a questo passaggio, si estendevano folti gruppi di rose rosse i cui petali, cadendo, formavano un tappeto vermiglio a ricordare il sangue. Poco vicino infatti vennero collocati i massi provenienti dalle battaglie della Grande Guerra e venne realizzato l’Arengo, un luogo sacro per la celebrazione dei riti in onore dei legionari caduti.
Nel cuore dei giardini privati un ampio roseto – presente sin dal progetto originario della cittadella, realizzato dall’architetto Gian Carlo Maroni e documentato dalle foto d’epoca – celebra questo fiore, molto caro a d’Annunzio e sempre presente, sia nei suoi scritti sia nei carteggi privati.
Il progetto L-ODO-ROSA | 2019 – 2020
Con il progetto multidisciplinare L-ODO-ROSA, fortemente voluto dal presidente Giordano Bruno Guerri e attuato dall’architetto e paesaggista Sabina Antonini, con la collaborazione del Maestro Giardiniere Carlo Pagani, il roseto del Vittoriale ha ritrovato lo splendore originario grazie alla riprogettazione delle dodici aiuole esistenti e la successiva piantumazione di oltre 500 varietà di rose provenienti da tutto il mondo, a riprova dell’internazionalità dello sguardo del Vate.
Rose di ogni specie, varietà e provenienza, a glorificare i luoghi che il Vate ha visitato fisicamente o idealmente, attraverso i suoi scritti. Rose rarissime e pregiate, legate al lavoro dei più importanti ibridatori internazionali. Tra questi, David Austin Roses, Harkness Roses e Joseph Hardwick Pemberton (conosciuto come Reverendo Pemberton) per l’Inghilterra; Georges Delbard e Meilland Richardier per la Francia; Rosen Tantau e Kordes Rosen per la Germania, Lens Roses e Interplant Roses per Belgio e Olanda; Tom Carruth per l’America. Junko Kawamoto per il Giappone, Rose Barni per l’Italia.
Un’esplosione di colori, texture, fragranze, nelle arie di paesi lontani. A esse si aggiunge la Rosa Gabriele d’Annunzio, creata ad hoc dagli storici ibridatori Rose Barni di Pistoia, seguendo le ispirazioni carnali e voluttuose esalanti dalle pagine e dalla vita del Poeta. Si tratta di una varietà di rosa a cespuglio a grandi fiori di forma antica a rosetta, di colore rosso, vellutati e dall’intensa profumazione, che fin da subito ha conquistato numerosi riconoscimenti. Tra questi, Medaglia d’Oro per la categoria “Nuove Rose” al “Premio di Roma” (2020); concorso “Rose Nuove di Madrid” (2020), premio alla rosa con il miglior profumo.
A completamento dell’impresa, l’inaugurazione vera e propria (S’apra, come rosa in fiore, 15 maggio 2021). Tra interni ed esterni del Vittoriale, intimamente connessi in un dialogo serrato e poetico fatto di rimandi simbolici, storici, mitologici, dagli arredi alle specie botaniche, dai marmi antichi ai cimeli eroici, fino ai corsi d’acqua. Ora vi si aggiunge il roseto, con la Rosa Gabriele d’Annunzio. Voluttuosa, inebriante. La possiamo ammirare e odorare al centro del roseto, come ideale trait d’union tra il Vittoriale e gli altri paesi del mondo, a celebrare una vera e propria rete della rosa.
I paesi di provenienza delle rose fanno riferimento a quei luoghi che, anche se non fisicamente ma solo spiritualmente, il Vate ha visitato.
Con colori, forme e dimensioni diverse queste rose danno origine ad un luogo di piacere psico-fisico, fonte di benessere e d’ispirazione. Le varietà presenti sono:
Rose Galliche: si ritiene siano le più antiche tra tutte le rose coltivate in giardino. Già celebri tra i Greci e i Romani, furono molto usate nel Medioevo come piante medicinali. Questa classe di rose comprende arbusti di dimensioni medie, con fiori rosati oppure porpora, estremamente profumati a volte stradoppi o anche semplici.
Rose Damascene: sono rose molto antiche, si pensa siano state portate in Europa dal Medio Oriente dai Crociati fra il XII e XIII secolo. Quando si scoprirono abbastanza forti per resistere ai freddi delle latitudini più settentrionali ebbero presto posto nei giardini dei nobili e di abbienti mercanti, che se ne servirono come fonte di guadagno. I petali vengono usati per fare profumi. Le rose di Damasco formano arbusti eleganti con foglie verde chiaro e profumate che producono fiori di bella forma e portati a mazzi dotati di un profumo speziato.
Rose Centifolie: vi sono testimonianze di questa rosa a partire dal XVI secolo. Le Centifolie costituiscono uno dei primi gruppi di rose prodotti in Olanda fra il 1580 e il 1710 dove si pensa ne siano state create circa 200 varietà’. Esse sono anche chiamate le rose dei pittori in quanto immortalate in molti quadri di antichi maestri, scelte per i colori e la forma stradoppia del fiore. Producono arbusti molto aperti che raggiungono l’altezza di 1 mt. 1.5 mt. e a volte richiedono un piccolo sostegno e un appoggio di un muretto.
Rose Alba: si ritiene che derivino dalla Rosa damascena e da un a forma di Rosa Canina: è una delle raffinate rose antiche, dal profumo delizioso. I fiori di tutte queste varietà sono caratterizzate da tonalità pastello dal bianco puro al rosa tenue.
Rose Cinesi e ibridi: nel corso del XVI secolo visitatori occasionali della Cina e di altre parti dell’Estremo Oriente riferirono la presenza di rose dotate di un lungo periodo di fioritura. Più tardi, nel XVIII secolo dopo che i viaggi divennero più frequenti, venne fatta raccolta di materiale botanico. Da quel momento questo tipo di rose porta la rifiorenza in Europa con la conseguente creazione di numerosi ibridi rifiorenti. Estremamente graziose, le rose cinesi possiedono fioritura continua e costante per tutta la stagione. Formano arbusti dal portamento arioso, ma possono variare notevolmente di altezza a seconda delle condizioni in cui vengono coltivate. Generalmente i rami e le foglie giovani sono colore rosso prugna; caratteristica di queste rose è il colore che si intensifica con la maturazione dei fiori. La fioritura migliore è la prima e quella autunnale. La fragranza dei fiori è intensa tendente al dolce e al fruttato.
Noisette: provengono dall’America. Sono nate da una Cinese accoppiata con una Rosa Moschata. Questa classe include le più belle rampicanti mai ottenute: hanno dimensioni variabili che vanno dai 2 ai 9 metri di altezza. Il colore predominante dei fiori è giallo ma se ne trovano anche di bianche con sfumature rosa fino al bronzo. La fragranza tende al fruttato ma risulta pungente in alcune varietà.
Rose Portland: sono un ibrido tra una damascena autunnale e una R.Gallica Officinalis, ed hanno origine circa nel 1792. Erano rose apprezzate per la fioritura tardiva. Sono ideali per i piccoli giardini. Le rose Portland vennero incrociate con le rose cinesi per produrre gli Ibridi Perenni.
Rose Bourbon: sono nate nell’isola di Bourbon (oggi isola di Réunion) nel 1817. Sono incrocio tra Rosa chinensis o uno dei suoi ibridi e Rosa x damascena bifera. Furono molto diffuse durante la metà del XXI secolo in quanto producono eccellenti arbusti. I rami e le foglie giovani sono di colore rosso prugna; i fiori sono generalmente formati da numerosi petali. Ogni ramo porta un solo fiore che si sostiene sempre in modo morbido. Le cromie vanno dal tipico caratteristico giallo rosato-albicocca al bianco sfumato giallo, all’arancione tenue, al cuoio rosa malva e al rosso mattone sfumato rosa. Questi fiori emanano profumazione di tè verde fruttato e tendente all’ acre, a volte tendente a quella del mosto. Sono molto rifiorenti: una sontuosa fioritura avviene a primavere e in autunno. Sembra che le prime rose Tè come le Cina siano arrivate su navi della Compagnia delle Indie Orientali dedicate principalmente per il trasporto del tè e poiché una piccola parte del loro carico era costituito da questa nuova razza di rose è possibile che l’odore del te unito al loro insolito profumo abbia suggerito l’espressione Tea Scented Rose: le rose con il profumo di te un nome coniato forse dagli stessi marinai che le dovevano curare durante il viaggio.
Ibridi Perenni: i primi Ibridi Perenni o Perpetui risultarono nel 1830 da complesse ibridazioni in cui Portland, Bourbon, Noisette e in seguito Tè ebbero tutte una loro parte. Erano molto di moda nelle esposizioni di fiori di età vittoriana. Sono arbusti abbastanza eretti con grandi fiori profumati.