di Andrea Cionci
« “Viennesi! Imparate a conoscere gli italiani. Noi voliamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della libertà. Noi italiani non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi, alle donne…”
Sono solo tre i giorni che separano l’anniversario del Volo su Vienna, (9 agosto 1918) da quello fatidico su Hiroshima (6 agosto 1945), ma la distanza morale che separa i due atti è siderale. Solo un visionario come Gabriele D’Annunzio poteva concepire un atto bellico di simile potenza estetica, del tutto incruento. (…) »